Nel 2002 la Comunità Europea ha emanato la Direttiva 2002/49/CE, relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale, che impone agli Stati Membri di valutare lo stato di inquinamento acustico del territorio causato dalle principali sorgenti di rumore (strade, ferrovie, aeroporti e siti industriali) e di pianificare azioni di risanamento nelle aree in cui siano state individuate situazioni di criticità acustica.

La valutazione relativa allo stato di inquinamento acustico prodotto da una determinata sorgente viene effettuata attraverso misure in corrispondenza di specifici ricettori o, in maniera più estesa, tramite modelli di calcolo che simulano l’impatto sonoro generato dalla sorgente su tutta l’area interferita. I risultati prodotti da queste valutazioni sono rappresentati su Mappe Acustiche, nelle quali l’entità dell’impatto generato dal rumore è rappresentato attraverso una scala di colori definita per intervalli di 5 dB. Le modalità di generazione delle mappe, gli algoritmi di calcolo e i diversi tipi di rappresentazioni sono definiti dalle norme tecniche e dalla legislazione di settore.