Il risanamento delle aree critiche si attua con modalità differenziate in funzione dell’entità del livello sonoro rilevato e dei limiti di rumore assegnati alle aree impattate.

Nelle aree in cui il superamento dei limiti è contenuto, è prevista l’applicazione estensiva di interventi alla sorgente: pavimentazioni antirumore, limitazioni alla velocità in prossimità dei centri abitati, diversione dei flussi di traffico ed altri accorgimenti sulla viabilità e mobilità mirati a ridurre l’entità del rumore negli attraversamenti urbani e negli agglomerati, in accordo con le strategie individuate dalle autorità locali.

Le rimanenti aree critiche, in cui il livello di rumore supera di gran lunga i valori limite imposti dalla normativa vigente, saranno risanate con modalità diversificate in funzione dei parametri di seguito indicati:

  • gravità della situazione (entità del superamento)
  • estensione dell’area critica (superficie dell’area critica e lunghezza del tracciato)
  • numerosità dei ricettori esposti
  • tipologia di ricettori (residenziali, sensibili, parchi, aree industriali, ecc..)
  • caratteristiche geometriche degli edifici (alti, bassi, posizione relativa rispetto alla sorgente)

In particolare, in ambito extraurbano, dove le infrastrutture costeggiano e non attraversano i centri abitati, è prevista l’installazione di barriere antirumore, di tipo artificiale o naturale, a seconda del contesto in cui è contemplata la loro collocazione. Negli attraversamenti urbani, le tipologie di intervento dipendono dalla posizione dei ricettori rispetto alla sorgente sonora e dall’altezza degli edifici presenti nell’area da risanare.

Se i ricettori sono a sufficiente distanza dalla sede stradale e non ci sono accessi diretti agli edifici, è possibile intervenire con barriere antirumore o coperture parziali/totali, a seconda dell’altezza degli edifici.

Qualora, invece, gli edifici siano a ridosso della sede stradale, le soluzioni attuabili si limitano ad interventi sui ricettori (sostituzione degli infissi ed isolamento delle facciate) o misure alla sorgente combinate con interventi sulla viabilità e mobilità.

La scelta della modalità di intervento più idonea al caso specifico è rimandata al piano progettuale dove, a seguito di un’analisi costi/benefici delle diverse possibili opzioni, sarà possibile individuare la soluzione più efficace ed efficiente.