Nel 2002 la Comunità Europea ha emanato la Direttiva 2002/49/CE, relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale, che impone agli Stati Membri di valutare lo stato di inquinamento acustico del territorio causato dalle principali sorgenti di rumore (strade, ferrovie, aeroporti e siti industriali) e di pianificare azioni di risanamento nelle aree in cui siano state individuate situazioni di criticità acustica.

Il Piano di Azione è dunque un documento nel quale sono descritte le linee di azione strategiche per ridurre l’impatto acustico e gli interventi da effettuare nel medio-lungo periodo, secondo una graduatoria che tiene conto dell’intensità del rumore immesso in ambiente e del numero di ricettori impattati.

Il Piano di Azione è redatto dai soggetti responsabili delle singole infrastrutture o insediamenti industriali, ai sensi del D.Lgs. 194/2005, e sottoposto a revisione ogni cinque anni.